CANOSSA (Reggio Emilia) – I controlli contro il degrado ambientale ci sono. Lo affermano due associazioni ambientalista di Reggio, Pro Natura e Fipsas, che smentiscono Legambiente (leggi). Di certo, come documentato anche dalle immagini scattate da entrambe le fazioni, e dalle nostre telecamere, il torrente nelle ultime settimane è stato letteralmente preso d’assalto da turisti non sempre rispettosi delle regole e dell’ambiente (guarda le interviste e le immagini di Tg Reggio). Rifiuti, parcheggio incontrollato anche nel greto del torrente, bagni vietati sono all’ordine del giorno soprattutto nel fine settimana.
“Evidentemente Legambiente fa riferimento alla situazione dell’estate 2015 – scrivono Antonio Rivi (presidente di Fipsas) e Giuliano Cervi (presidente di Pro Natura), quando i Comuni di Canossa e Vetto chiesero aiuto ad alcune associazioni affinché si potesse mettere in campo una costante vigilanza ambientale sull’Enza atta a promuovere la corretta fruizione dell’ambiente fluviale attraverso un’opera di sensibilizzazione, educazione e se necessario sanzionatoria”. Da lì è nata una convenzione poi stipulata nel 2016 che prevede “nel periodo estivo, dal 1° giugno al 30 settembre, 3 turni settimanali di vigilanza che includono sempre il sabato e la domenica pomeriggio più un giorno infrasettimanale. Le 2 associazioni, nei tre turni di 5 ore ciascuno, mettono in campo settimanalmente 9/10 guardie giurate in materia ittica ambientale che percorrono tutto il tratto dell’Enza da Cerezzola a Vetto Lido oggetto della vigilanza in convenzione”.
Ma non solo: “All’inizio di ogni mese i comuni di Canossa e Vetto, la polizia provinciale e i carabinieri forestali di Castelnovo Monti e Busana ricevono il programma dei turni di vigilanza redatti da Fipsas e Pro Natura, successivamente i Comuni ricevono la reportistica recante dati per stazioni (es. River, Pagoda, Celestino, Cantoniera, Lido Vetto) su afflusso turistico, auto nel greto, fuochi a terra, cani vaganti e abbandono rifiuti. Dalla metà maggio scorso al 9 agosto sono stati effettuati ben 34 turni di vigilanza e sono state elevate una ventina di sanzioni per infrazioni varie. Quest’anno, come era prevedibile, l’Enza è stata letteralmente invasa nei fine settimana da migliaia di turisti. Il 2 giugno al Pagoda abbiamo contato 238 auto e svariate motociclette, che equivalgono a circa 700 persone che indubbiamente esercitano una forte pressione sull’intero ambiente del torrente”.
Per questo motivo le sue associazioni spiegano di aver chiesto alle istituzioni una maggior presenza delle forze di polizia. “La polizia municipale della val d’Enza ha garantito 2 servizi al mese. La polizia provinciale e i carabinieri forestali hanno garantito almeno 1 servizio al mese, questo servirà indubbiamente a migliorare la situazione che, a detta dei più assidui frequentatori dell’Enza, è già migliorata in termini di migliore fruizione e minore abbandono di rifiuti di almeno un 70% rispetto al 2015”.
Guarda la fotogallery
Leggi e guarda ancheAuto nel greto, campeggi e bagni abusivi, rifiuti: allarme di Legambiente per l’Enza. VIDEO
multe Pro Natura Fipsas guardie ecologiche Torrente Enza sanzioni San Polo Busana rifiuti carabinieri Legambiente controlli ambiente Vetto Castelnovo Monti foto polizia municipaleLiquami inquinanti nell’Enza: parte la denuncia per danno ambientale. VIDEO