REGGIO EMILIA – Il pizzone, il cartone ancora sporco di pizza o la tazziglia, nata dalla ceramica erroneamente gettata nel vetro: sono alcuni dei protagonisti della campagna informativa “La differenziata, fatta male, genera mostri” di Iren e Comune di Reggio. L’obiettivo è migliorare la qualità dei rifiuti che i cittadini conferiscono, in un territorio in cui la differenziata ha raggiunto la quota dell’80%, una delle più alte a livello nazionale. Ma il materiale sporco può mettere in discussione il recupero.
“L’obiettivo è ridurre la percentuale di scarto – spiega Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente – che a volte non è solo uno scarto per cattivo impegno ma è anche nel comprendere quello che può essere buttato nel contenitore: noi oggi nella plastica abbiamo una percentuale di scarto che supera il 35%. Se riuscissimo a ridurre questa percentuale di scarto al 20%, potremmo togliere un passaggio nel trattamento di questi rifiuti e portare sulle correspettive tariffe una riduzione complessivamente di diverse centinaia di migliaia di euro complessivi”.
Non ci sono solo i cartoni ancora sporchi di pizza, ma anche i giocattoli di plastica gettati nel contenitore che è riservato solo agli imballaggi, oppure i sacchi neri per il verde o la frazione organica. L’attenzione su questo tema è sempre più alta. “Adesso penso che i tempi siano maturi per lavorare anche sul tema delle sanzioni, sempre di più: aumenteranno anche gli accertatori sul territorio e il coordinamento tra tutti i soggetti che si occupano di fare monitoraggio ed elevare sanzioni rispetto alla corretta raccolta differenziata, dalla polizia locale alle guardie ecologiche”, chiosa l’assessora all’ambiente Carlotta Bonvicini.
Clicca e scarica la campagna di comunicazione per una corretta raccolta differenziata
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