BOLOGNA – Secondo gli avvocati difensori, la nipote di Paolo Bellini, Daniela, è una testimone fondamentale nel processo a carico dello zio e in quanto tale deve assolutamente essere ascoltata. Nel processo di primo grado la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Nel chiedere alla Cassazione di annullare la condanna all’ergastolo di Bellini, i suoi difensori hanno chiesto che la nipote sia citata nuovamente.
Figlia del fratello di Paolo, Guido, nel 1980 Daniela Bellini era una bambina: aveva appena 9 anni. Secondo i giudici, l’imputato avrebbe usato questa bambina per costituirsi un alibi per la mattina del 2 agosto 1980. In che modo? Proprio con l’aiuto del padre della bambina, Guido, si legge nelle motivazioni della sentenza.
Questi, ricoverato in ospedale per un intervento programmato, avrebbe convinto la moglie a consegnare la figlia Daniela allo zio per andare con lui in vacanza al Tonale. E così alle 6 di mattina del 2 agosto 1980, Bellini, allora latitante con la falsa identità di Roberto Da Silva, si recò a Scandiano e incontrò la cognata, moglie di Guido, che gli affidò la figlia. Poi andò a Rimini a prendere la famiglia.
Ma secondo i giudici, prima di raggiungere Rimini Paolo Bellini si fermò a Bologna per prendere parte alla strage. Qui lasciò la nipotina in auto, affidandone la sorveglianza a un uomo di fiducia, Luciano Ugoletti. In base alla testimonianza della titolare della camera presso cui quest’ultimo dormì, Ugoletti la mattina del 2 agosto ricevette una telefonata da Guido Bellini ‘il quale – si legge nelle motivazioni – aveva evidentemente acconsentito all’utilizzo della figlia quale parte necessaria dell’alibi del fratello e che dunque, pur ricoverato in ospedale si premurava di far svegliare l’Ugoletti affinché eseguisse il delicatissimo compito di custodire in sicurezza sua figlia che si sarebbe trovata nelle vicinanze dell’esplosione‘.
Paolo Bellini strage di Bologna 2 agosto 1980 le motivazioni della sentenza Ricorso in Cassazione Daniela Bellini Il coinvolgimento del fratello