REGGIO EMILIA – Una ventina di perquisizioni sono in corso tra Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Veneto nell’ambito di un’indagine con altrettanti indagati per gestione illecita di rifiuti ed evasione fiscale in concorso. L’operazione “Esmeralda” è eseguita dai carabinieri forestali insieme a militari della compagnia di Reggio Emilia, della squadra di intervento operativo del 5° reggimento Emilia Romagna, con l’elicottero del nucleo di Forlì e l’aiuto della guardia di finanza reggiana.
L’indagine, iniziata nel 2019 e coordinata dalla procura di Reggio Emilia, riguarda la gestione illecita di rifiuti ferrosi – pericolosi e non – in particolar modo di accumulatori elettrici esausti che, provenienti da raccoglitori abusivi, venivano stoccati in un campo nomadi del Reggiano dove poi venivano ritirati da parte di varie ditte per essere avviati al recupero dopo essere stati sottoposti a sommari interventi di vagliatura in modo abusivo e senza accorgimenti per la tutela ambientale.
Sarebbero 1.800 le tonnellate di rifiuti movimentati nel solo 2018, generando un importante volume d’affari sconosciuto al fisco. Oltre al campo nomadi del Reggiano, fulcro dell’attività illecita, sono stati perquisiti una ventina di siti riconducibili alle aziende coinvolte a vario titolo (aziende produttrici, aziende utilizzatrici, trasportatori ed intermediari) nelle quattro regioni menzionate.