REGGIO EMILIA – Il dato riguarda le segnalazioni giunte nel corso del 2019 all’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia. Segnalazioni relative a operazioni finanzarie sospette, tese al riciclaggio di denaro e che arrivano da istituti di credito, uffici postali, notai, comercialisti, gestori di sale giochi, società finanziarie o compagnie di assicurazioni.
A Reggio Emilia nel corso dell’anno passato, ultimo dato disponibile, l’allarme è scattato ben 900 volte: 169 segnalazioni ogni 100mila abitanti. Nel 2018 erano state 876. La provincia di Reggio si piazza al 29esimo posto nella graduatoria nazionale per incidenza sugli abitanti ed è la terza in regione, dopo Parma che risulta sesta e Bologna 25esima (in testa, in Italia, c’è Prato).
A livello regionale il numero di segnalazioni complessivo è stato di 7.631 con un incremento di 744 rispetto all’anno precedente. Le aree del paese più a rischio risultano Campania e Lombardia.
Secondo la ricerca l’aumento delle segnalazioni di riciclaggio potrebbe trovare una sua spiegazione nel fatto che in questi ultimi anni le erogazioni di risorse delle banche alle imprese hanno subito una contrazione molto forte. Pertanto, non è da escludere che avendo ricevuto molti meno soldi dagli istituti di credito tanti imprenditori, soprattutto piccoli, si siano rivolti a coloro che potevano erogare del credito con una certa facilità.
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