REGGIO EMILIA – Conoscete Achille Peri? A partire da questa domanda che si rivolge a cittadini, studenti, musicisti dilettanti, appassionati e professionisti di musica ma anche a studiosi impegnati sul piano storiografico, il Conservatorio di Reggio Emilia e Castelnovo né Monti promuove una vasta ricerca ed esplorazione musicale dedicata al compositore che per molti decenni ha dato il nome alla maggior scuola musicale professionale in provincia. Maestro di cappella in Duomo, maestro al cembalo concertatore in teatro, direttore delle bande civiche, docente di canto nella scuola musicale e anche direttore della società per la musica da camera, Peri, nato a Reggio Emilia nel 1812 e morto a Reggio Emilia nel 1880 fu un musicista dal profilo sfaccettato e una presenza costante nel panorama locale del pieno Ottocento. Oggi il Conservatorio grazie a questo vasto percorso mira a rinnovare una conoscenza offuscata dal tempo disseminando sul territorio di Reggio e provincia consapevolezze, approfondimenti, esecuzioni musicali e ascolti diretti.
La riscoperta dell’insigne musicista reggiano si spingerà fino al maggio 2026 e già giovedì 16 ottobre troverà all’auditorium Masini del Conservatorio (via Dante, 11) una giornata di studi e un concerto decisamente significativi. A partire dalle 14,30, dopo i saluti istituzionali, il programma della giornata periana entrerà decisamente in medias res con le relazioni di Stefania Roncroffi, Alessandro Roccatagliati, Sauro Rodolfi, Monica Boni, Carlida Steffan. Alle 18,30 dalle parole si passerà alla musica con l’esecuzione in “prima” moderna di diverse composizioni cameristiche eseguite da solisti e complessi del Conservatorio “Peri-Merulo”.
Supervisore e coordinatore dell’intera operazione è il professor Alessandro Roccatagliati dell’Università di Ferrara, storico della musica specializzato sull’opera italiana dell’Ottocento. Il professor Roccatagliati ha lanciato un appello aperto a tutto il personale del Conservatorio, invitando docenti e studenti a partecipare attivamente selezionando musiche, curando trascrizioni, preparazioni esecutive, in una prospettiva di ricerca storica ad ampio raggio. “Si tratta – spiega Roccatagliati – di un’impresa corale che unisce musica, storia e comunità. Restituire visibilità ad Achille Peri significa riscoprire una parte fondamentale dell’identità musicale reggiana e nazionale.”
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