REGGIO EMILIA – Parla reggiano la classifica dei “paperoni” d’Italia, stilata annualmente da Milano Finanza. Nell’aggiornamento riferito al primo semestre dell’anno, a guidare la classifica degli italiani con la più grande ricchezza azionaria nelle borse mondiali, e non solo a Piazza Affari, è ancora il trio Eredi Del Vecchio, Prada – Bertelli e Agnelli – Elkann, ma già al quinto posto, e primo in Emilia Romagna, troviamo il modenese Piero Ferrari con un patrimonio azionario, tra Ferrari e Ferretti, che supera gli 8 miliardi.
Al 30° posto ecco Romano Minozzi a quota 1 miliardo e 300 milioni grazie alle azioni detenute di Italgas, Mediobanca e Snam. Dunque, senza considerare Iris Ceramica Iris, essendo quella di Milano Finanza una classifica finanziaria e non riferita al patrimonio totale. Ragionamento che vale anche per la famiglia Maramotti al 34° posto con 953,7 milioni, dato, cresciuto in un anno del 23,4%, riferito solo alle azioni del Credito Emiliano e non a Max Mara e al pret a porter. Al 33° posto c’è invece la famiglia Montipò a 981,7 milioni nonostante il calo del 29% del valore delle azioni Interpump e Sabaf, possedute.
In Top 50, troviamo anche la famiglia Storchi, 48ª con un patrimonio di 576,2 milioni, cresciuto del 4,8%, tra azioni Comer Industries e Vimi Fasteners. Angelo Mastrolia, presidente di Newlat Food, è 66° con 272,2 milioni, ma il suo patrimonio azionario è cresciuto del 36,5% in un anno. Al 91° posto Giannicola Albarelli a 142,2 milioni, che precede la famiglia Corradi a 118,1 milioni in 99ª posizione.
Tra i primi 200 della classifica dei “paperoni” di Milano Finanza troviamo anche Romano Alfieri, 158°, il presidente di Credem, Lucio Igino Zanon di Valgiurata, 178°, e in 198ª posizione la famiglia Landi a 34,2 milioni nonostante un calo del 52,6% del valore della azioni detenute.
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