NOVELLARA (Reggio Emilia) – Ore difficili in Congo, dove i ribelli hanno conquistato l’aeroporto di Bukavu marciando poi sulla città. La vicenda viene seguita con apprensione dalla comunità di Novellara, particolarmente legata alla città dove per 40 anni operò come missionario il reggiano Padre Antonino Manzotti (scomparso nel 2014). Giovane curato a Novellara, partì per l’Africa e nel tempo ha sempre ricevuto aiuti e contributi, e anche frequenti visite da parte degli amici lasciati nella Bassa, lui che era originario di Brescello dove gli è stata recentemente intitolata una piazza. Un gruppo di novellaresi ha visitato Bukavu nel periodo di Capodanno, tornando in Italia il 9 gennaio.
In Congo la Chiesa sta lavorando per la pace, oggi come negli anni di missione di Padre Manzotti, che per due volte fu fatto prigioniero dai ribelli negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso. Il religioso operava con un obiettivo semplice e basilare: aiutare i poveri, superando distanze politiche, culturali e religiose. E’ rimasta nella storia la sua amicizia e la sua collaborazione, all’insegna del dialogo interreligioso, con il predicatore Denis Mukwege, medico ginecologo in prima linea contro gli stupri in Africa e vincitore del Premio Nobel per la pace nel 2018.
Le immagini che vi mostriamo arrivano da Panzi, un sobborgo di Bakavu dove è ancora attivo il complesso scolastico di Padre Manzotti.
Novellara missione Denis Mukwege Congo Padre Antonino Manzotti Bukavu ribelli