BAISO (Reggio Emilia) – E’ stata riaperta ieri sera la strada provinciale 19 a Baiso che era stata invasa nel pomeriggio da una colata di acqua e fango. Il violento temporale ha fatto sì che la terra dei due poderi che costeggiano la strada a Ponte Secchia invadesse la carreggiata perché i fossi si sono ostruiti in pochi minuti. Sono subito intervenuti i vigili del fuoco, la Protezione civile, i tecnici del Comune e gli operai del servizio infrastrutture della provincia, che insieme al personale di un’azienda locale si sono messi al lavoro per rimuovere la terra con una pala meccanica e riaprire le griglie che si erano intasate.
“Siamo riusciti entro sera a riaprire la viabilità, anche le strade comunali e stiamo liberando i fossi”, ha spiegato il sindaco Fabrizio Corti. Il fiume di acqua e fango ha allagato alcune attività e scantinati di abitazioni che si trovano proprio sulla provinciale. “Ringrazio chi si è prodigato per aiutare l’officina e chi ha avuto danni”, ha aggiunto il primo cittadino.
Il lavoro prosegue incessantemente anche sulla frana di 2,5 km che interessa la frazione di Levizzano, attraversando le borgate di Corciolano, Cà Lita e Poggio del Bue. “A Poggio del Bue gli scavi continuano incessantemente da 15 giorni, anche ieri notte, e contiamo di incrementarli visto che la frana non si ferma”, le parole di Corti.
Proprio ieri mattina la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, aveva fatto un sopralluogo sulla frana di Baiso con il sindaco Corti, il vicecapo di gabinetto della prefettura Gabriele Gavazzi e i tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile. La frana, che si è riattivata lo scorso 20 maggio in seguito alle abbondanti precipitazioni, avanza 10 metri ogni giorno; è a ridosso di alcune abitazioni e rischia di bloccare la provinciale 486. “Il dissesto è sotto continuo monitoraggio, è stato attivato anche il presidio notturno – spiega Priolo – Sono al lavoro con cinque escavatori e dieci camion che fanno circa 600 viaggi al giorno. Sono già stati rimossi 40mila metri cubi di terra e proseguiremo fino a quando la frana non inizierà a dare segnali di arresto”.
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