ALBINEA (Reggio Emilia) – In tanti hanno partecipato all’inaugurazione della piccola e bellissima chiesetta di San Giovanni Battista, accanto al castello di Borzano, restituita alla comunità dopo un minuzioso intervento di recupero e consolidamento. Le opere sono state possibili grazie a fondi Pnrr e del Comune con i quali è stata rifatta la copertura e sono state realizzate delle sottofondazioni e dei rinforzi consolidanti dei muri.
L’oratorio di San Giovanni Battista si trova sulla rupe gessosa a Borzano, su cui sono presenti anche i resti del castello dei conti Manfredi. Da un punto di vista archeologico e storico questo edificio rappresenta uno scrigno il cui contenuto è stato soltanto in parte studiato e indagato. Non si conosce la sua origine e solo nel 1229, in un regesto vescovile compaiono i nomi dei primi due preti, Borello e Burchio da Borzano, ma l’area sepolcrale è decisamente più antica con particolari tombe, di tradizione orientale, risalenti già al VII e VIII secolo. Sepolcri scavati nella roccia gessosa, a 30-40 centimetri di profondità.Tombe di questo tipo si trovano soltanto in siti rupestri e sono rare in Italia settentrionale. Il caso di Borzano è finora il secondo in Italia per numero di tombe ben 23.
I lavori, commissionati dalla parrocchia, hanno avuto un importo complessivo di 150mila euro, finanziati per 120mila tramite fondi Pnrr e 30.000 euro tramite contributo del comune di Albinea. Alla cifra si sono aggiunti anche 7mila euro di contributo della Fondazione Manodori. L’edificio, dopo anni di chiusura a causa delle sue condizioni, potrà ora essere riaperto al pubblico e restituito alla comunità per la celebrazione delle funzioni religione in determinate occasioni e per visite dedicate.
La tradizione della Messa nel giorno di San Giovanni alla chiesa del castello ha origini molto antiche: nel 1600, quando è stata edificata la nuova chiesa nel centro di Borzano, fu decretato che quella particolare funzione dovesse essere mantenuta nella chiesa di San Giovanni al castello.
Alla festa per la riapertura hanno partecipato la sindaca Roberta Ibattici, gli assessori Leonardo Napoli e Mirella Rossi, il parroco di Albinea don Pietro Paterlini, gli architetti e gli ingegneri che hanno seguito i lavori, un rappresentante della Diocesi di Reggio Emilia e soprattutto tanti borzanesi, entusiasti del risultato del cantiere, che sono giunti sul posto in gruppo dopo una camminata. Dopo l’esibizione del Quartetto d’archi “Sivis della scuola di Musica Risonanze e gli interventi degli ospiti, è stata celebrata una messa nella piazzetta di fronte alla chiesa. Hanno collaborato alla riuscita della giornata diversi gruppi di preziosissimi volontari: Amici del Cea, Protezione Civile Albinea, Gruppo Archeologico albinetano, Croce Verde e Pro Loco Albinea.
“La presenza di tante persone all’inaugurazione testimonia quando la nostra comunità sia legata a questo luogo, che sorge nell’area recentemente dichiarata patrimonio mondiale dall’Unesco – Spiega l’assessore Leonardo Napoli – Il successo è dettato sicuramente dal lavoro di squadra svolto in questi mesi, grazie alla collaborazione fra comune, parrocchia e i tantissimi volontari, a cui va il mio più sentito ringraziamento”.