REGGIO EMILIA – In piazza Prampolini i resti dell’auto sulla quale fece l’ultimo viaggio la scorta di Giovanni Falcone. Un simbolo della lotta alla mafia ha fatto tappa nel cuore della nostra città, per ribadire il no alla malavita e ricordare la strage di Capaci.
Per tutta la giornata i reggiani hanno potuto vedere da vicino la teca del “Quarto Savona 15”, ossia i resti della vettura che trasportava il caposcorta Antonio Montinaro e gli agenti Rocco Dicillo e Vito Schifani, morti in occasione dell’attentato dinamitardo sull’autostrada A29 che costò la vita anche al magistrato e alla moglie Francesca Morvillo. Il mezzo, una Fiat Croma marrone, il 23 maggio 1992 fu investito in pieno dall’esplosione e sbalzato a decine di metri di distanza: Dicillo, Montinaro e Schifani morirono sul colpo.
Diversi i reggiani che hanno fatto tappa in piazza per vedere da vicino le conseguenze di una delle pagine più brutte della storia recente italiana. La teca, nel corso della giornata, è stata presidiata dagli uomini della polizia di Stato. I resti dell’auto saranno poi trasferiti all’interno del cortile della questura reggiana in vista dell’incontro “Non ci avete fatto niente” con Tina Montinaro, vedova del caposcorta Antonio. Un evento previsto per domani alle 10, alla presenza di autorità, studenti e cittadini, che sarà seguito anche dal nostro programma Buongiorno Reggio.
L’incontro rientra nell’iniziativa “conoscersi per comprendersi meglio: la polizia tra le persone”, serie di incontri e iniziative organizzate dalla questura reggiana.
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