TRAVERSETOLO (Parma) – Resta un mistero il caso del neonato trovato senza vita lo scorso 9 agosto nel giardino di una villetta a Vignale, a due passi dal territorio reggiano. Un bambino ancora senza identità, un giallo vero e proprio rispetto al quale le indagini condotte dalla procura di Parma non sono ancora riuscite a fornire risposte e indicazioni utili.
Ieri, nella villetta di Vignale sono tornati al lavoro i carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche che già erano stati impegnati a lungo sia il giorno del ritrovamento del corpicino che nei giorni successivi. Le indagini riguardano anche il territorio reggiano, dove sono state passate in rassegna strutture sanitarie e consultori alla ricerca di donne in gravidanza, in condizioni di fragilità e tali da aver poi potuto, una volta partorito, abbandonare il figlio. Esaminate, inoltre, le telecamere di videosorveglianza presenti nel comune di San Polo d’Enza.
La zona dove è avvenuto il ritrovamento è stata ispezionata accuratamente alla ricerca di tracce, la villetta è stata posta sotto sequestro. Il proprietario aveva ritrovato il corpo del bambino avvolto in una coperta e aveva subito avvisato le forze dell’ordine. Tanti gli interrogativi: solo l’autopsia sarà in grado di chiarire se il piccolo fosse già morto al momento del ritrovamento e da quanto fosse stato partorito. Proseguono, intanto, le analisi sul Dna prelevato dal corpicino. Intanto, il Comune di Traversetolo ha reso nota l’intenzione di dare sepoltura nel proprio cimitero alla piccola salma.
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