REGGIO EMILIA – Domenica 25 giugno il Remilia Pride colorerà di arcobaleno le vie e il centro storico di Reggio. Sarà una giornata di festa e protesta, organizzata da Arcigay Gioconda Aps, la seconda dopo l’edizione svoltasi nel 2017. Ad oggi hanno aderito alla manifestazione oltre 65 tra enti ed associazioni cittadine e non solo.
La manifestazione partirà da viale IV Novembre: lì è previsto alle 16 il concentramento del corteo che si snoderà lungo il centro storico, percorrendo via Emilia San Pietro fino a piazza Gioberti, via Mazzini, corso Cairoli per arrivare in piazza della Vittoria, rivendicando il diritto delle persone Lgbtqia+ di vivere in “un posto sicuro”, come recita lo slogan scelto per questa edizione. Lì, sul palco allestito per l’occasione, si alterneranno i portavoce del mondo Lgbtqia+ (lesbiche, gay, bisex, trans*, queer, intersex, asex) e i testimonial che hanno accolto l’invito dell’organizzazione.
Sul palco si alterneranno momenti più politici ad altri di musica e spettacolo, durante i quali fare festa ma soprattutto avanzare proposte e fare ascoltare la propria voce, chiedendo maggiori diritti e tutele a fronte delle politiche messe in atto dal Governo per le persone Lgbtqi+, e in particolare per i bambini figli delle coppie omogenitoriali e per le persone migranti. Saranno presenti la madrina scelta per questa edizione del Pride, la linguista Vera Gheno, e il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessora alle Pari Opportunità Annalisa Rabitti, che presenteranno alla cittadinanza il Premio come Città Inclusiva, recentemente riconosciuto a Reggio Emilia da parte dell’Unione Europea, anche grazie all’operato del Tavolo Interistituzionale per il contrasto all’omotransnegatività e l’inclusione delle persone Lgbtqia+. Sul palco saranno presenti la presidente di Arcigay nazionale Natascia Maesi. La piazza diventerà infine la scenografia di una grande festa a base di musica, grazie all’intrattenimento di Histerika, offerto da Circolo Arci Tunnel, fino alla chiusura del Pride previsa per le ore 23.
Per tutta la giornata del 25 giugno, a partire dalle 10 del mattino, piazza della Vittoria ospiterà inoltre i punti informativi delle associazioni e dei partner che sostengono il REmilia Pride. Grazie alla collaborazione con Reggio Children, inoltre, ci sarà un’apposita area-atelier per bambini alla Biblioteca delle Arti in piazza della Vittoria (iniziativa aperta su prenotazione tramite link di iscrizione reperibile su siti e social), mentre sarà allestito uno spazio ristoro a cura di Arci.
“Questa edizione del REmilia Pride ha l’obiettivo da una parte di sottolineare e difendere quanto attuato sino ad oggi e nello stesso tempo di rilanciare tematiche e valori che attraversano una fase per certi versi critica nel nostro Paese, con episodi di discriminazione che si sono manifestati anche a Reggio Emilia, sebbene qui la sensibilità, l’attenzione e le azioni messe in campo siano assai più rilevanti che altrove – le parole del presidente di Arcigay Gioconda Alberto Nicolini – Di questa attenzione, è prova il fatto che il Pride conta ad ora su 65 adesioni fra istituzioni, enti, associazioni, organizzazioni sindacali e di altro genere. Aspettiamo migliaia di persone, in una piazza che sarà un posto sicuro e animato da una grande volontà di dialogo”.
Tutti i proventi della manifestazione saranno destinati al sostentamento della Casa Arcobaleno per l’accoglienza di vittime di discriminazioni “Pier Vittorio Tondelli”, inaugurata da Arcigay Reggio Emilia a novembre 2022.
Come per la precedente edizione del 2017, anche quest’anno il REmilia vede un’imponente struttura organizzativa composta da oltre un centinaio di persone che, a titolo volontario, hanno scelto di contribuire all’organizzazione, dalla sicurezza ai punti ristoro all’allestimento dei banchetti per la vendita dei gadget che serviranno a finanziare l’evento. Arci, in particolare tramite Arci Giovani, Arci Solidarietà, parteciperà con forze volontarie per permettere all’evento di svolgersi in piena sicurezza.
Il sindaco Luca Vecchi
“A Reggio Emilia ad esempio abbiamo celebrato la prima unione civile tra persone dello stesso sesso in Italia, abbiamo realizzato la Casa arcobaleno per l’accoglienza e la protezione di persone in difficoltà, aperto il Tavolo interisitituzionale contro l’omotransnegatività. Il Pride ora offre l’opportunità di una forte testimonianza ideale e politica, che sottolinea l’importanza di affermare diritti fondamentali in una fase delicata della storia del nostro Paese”.
L’assessora Annalisa Rabitti
“Abbiamo subito deciso di aderire, perché in questo momento l’Italia non è un posto sicuro per le persone Lgbtqia+. Ci sono discriminazioni, i ragazzi più giovani devono affrontare episodi di bullismo, mentre le famiglie omogenitoriali sono private dalle tutele giuridiche. Siamo a fianco delle associazioni promotrici e delle famiglie Arcobaleno, a cominciare dal lavoro collettivo che svolgiamo nel Tavolo interistituzionale. In questo momento Reggio Emilia c’è e non arretra di un passo dalla difesa dei diritti”.
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