BOLOGNA – Dopo la nomina della nuova Giunta regionale, con Reggio che potrà contare sulla conferma di Alessio Mammi del Pd all’agricoltura e l’ingresso di Elena Mazzoni del Movimento 5 Stelle alla legalità, domani inizia ufficialmente l’avventura della dodicesima legislatura regionale, la prima guidata da Michele De Pascale, dopo i dieci anni di Stefano Bonaccini. E’ stata infatti convocata alle 10.00 in viale Aldo Moro 50 a Bologna, la prima seduta dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Inizia così l’avventura dei sei consiglieri reggiani eletti anche se per tre non sarà difficile districarsi nei palazzi della Regione: per il terzetto del Pd formato da Alessio Mammi, Elena Carletti e Andrea Costa si è trattato infatti di una riconferma dopo il lavoro svolto nella passata legislatura. Più emozionati, domani, saranno sicuramente Paolo Burani, eletto per Avs, l’alleanza Verdi-Sinistra, primo ambientalista reggiano della storia eletto in Regione; Alessandro Aragona di Fratelli d’Italia, l’unico reggiano all’opposizione, e la giovane democratica Anna Fornili.
L’architetto trentenne avrà anche un compito operativo già in occasione della seduta di insediamento: sarà lei infatti a fungere da segretaria pro tempore, essendo la più giovane tra le elette all’Assemblea legislativa. “È un momento di grande emozione perché sancisce l’inizio di un percorso importante – commenta Anna Fornili – Ed è un onore per me assolvere questo compito nella prima seduta”.
A presiedere la prima seduta sarà il consigliere anziano Giovanni Gordini, eletto nella lista Civici con de Pascale nella circoscrizione di Bologna, fino alla nomina del nuovo presidente. Con lui e la reggiana Anna Fornili a formare l’Ufficio di Presidenza ci sarà anche il leghista Tommaso Fiazza, il più giovane eletto tra gli uomini. Saranno i due giovani consiglieri a svolgere la funzione di segretario durante l’elezione del Presidente, ruolo super partes di grande responsabilità che nelle prime due votazioni dele essere eletto con almeno 40 voti, i quattro quinti dei componenti dell’Assemblea. Se dopo due scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nella terza votazione, da tenersi di diritto il giorno successivo, è sufficiente la maggioranza dei voti, 26.
Poi si procederà a votare l’Ufficio di presidenza, di cui fanno parte, oltre al Presidente, anche due vicepresidenti, due segretari e due questori, anch’essi eletti fra i consiglieri e le consigliere nel corso della prima seduta. Per l’elezione dei Vicepresidenti, dei Segretari e dei Questori, ciascun consigliere vota un solo nome. Vengono eletti coloro che hanno riportato il maggior numero di voti. In caso di parità di voti risulta eletto il consigliere più anziano di età.
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