REGGIOLO (Reggio Emilia) – La notte tra il 2 e il 3 maggio scorsi una banda aveva fatto esplodere lo sportello postamat di via Cappelletta a Reggiolo, rubando decine di migliaia di euro. Sabato scorso è toccato al postamat di Rolo. Stessa modalità. Risultato: ora i cittadini dei due paesi della Bassa sono senza servizio postale. E per i cittadini di Reggiolo la situazione si protrae da oltre un mese.
A lanciare un appello a Poste Italiane il sindaco del paese, Roberto Angeli. “A più di un mese dall’esplosione del postamat l’ufficio postale di Reggiolo è ancora chiuso. Una situazione sempre più insostenibile per un Comune di oltre 9.000 abitanti, che si trovano senza un servizio essenziale e senza informazioni chiare da parte di Poste Italiane”.
La direzione di Poste ha comunicato infatti l’intenzione di cogliere l’occasione per riqualificare l’intero ufficio e adeguarlo ai nuovi standard del progetto Polis, come sta avvenendo in altri paesi della provincia. “Un intervento importante – continua Angeli – ma che non può giustificare il totale abbandono del servizio in un territorio che già vive quotidiane difficoltà logistiche”.
Un container provvisorio, posizionato in un parcheggio comunale in via Vittorio Veneto, è stato installato da oltre 10 giorni. Ma anche questo, ad oggi, risulta ancora chiuso e inattivo. Nel frattempo, i cittadini sono costretti a spostarsi in altri Comuni per accedere ai servizi postali, ma anche lì gli sportelli sono chiusi. L’ufficio postale di Gonzaga è inaccessibile per lavori legati allo stesso progetto Polis, mentre quello di Rolo – dove erano state dirottate le giacenze di pacchi e raccomandate di Reggiolo – è chiuso appunto da sabato per l’esplosione del Postamat.
“In questo contesto, l’Amministrazione comunale – spiega ancora il sindaco – ha avviato da diversi giorni un’interlocuzione con la Direzione di Poste Italiane per ottenere informazioni chiare da condividere con i cittadini e avere tempi certi per il ripristino del servizio. Purtroppo, ad oggi, non è arrivata alcuna risposta ufficiale. Tutto questo è inaccettabile. Un servizio pubblico fondamentale come quello postale non può essere sospeso a tempo indefinito, senza garantire alternative adeguate e senza comunicare nulla agli enti locali e ai cittadini. Chiediamo a Poste Italiane di assumersi la responsabilità della situazione e di attivare immediatamente il contenitore in via Vittorio Veneto, garantendo almeno i servizi essenziali. La nostra comunità non merita questo silenzio” chiosa Angeli.
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