REGGIOLO (Reggio Emilia) – “Certo non fa piacere l’appellativo di Las Vegas dell’Emilia-Romagna”, commenta il sindaco Roberto Angeli.
 La rocca, i tortelli di zucca e… il gioco d’azzardo. Reggiolo, da anni, è noto anche per questo: è il centro che registra la spesa pro capite in questo ambito più alta in provincia e tra le più elevate in regione. Perché? A Reggiolo, nel mezzo del paese, è presente una struttura polivalente tra le più grandi in Emilia-Romagna e nel Nord Italia, si chiama “Due Stelle”, ex discoteca, trasformata in ristorante, sala bingo, slot machine e video-lottery. Capienza oltre 700 persone. Una settantina i dipendenti. Una realtà che attrae giocatori dai vicini territori di Modena e Mantova, ma non solo.
 “La gente di Reggiolo non ha piacere nel farsi vedere andare a giocare e devo dire che la stragrande maggioranza delle presenze provengono da fuori”, spiega il primo cittadino.
 Con il gestore della struttura il Comune ha avviato da tempo un percorso di dialogo e collaborazione: “Per segnalare la presenza a noi o ai carabinieri di persone molto giovani o in condizioni di fragilità”.
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