REGGIOLO (Reggio Emilia) – Un incendio doloso. Su questi vigili del fuoco e carabinieri hanno pochi dubbi: sul chi sia stato e sul perché sono in corso accertamenti. Le fiamme sono divampate poco dopo le 21.30 di ieri in strada Aurelia, al civico 11: l’incendio ha distrutto parte del tetto di un complesso residenziale disabitato.
L’immobile risulta sottoposto a confisca definitiva a seguito del procedimento Aemilia ed è in gestione alla Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati che fa capo al ministero dell’Interno. Si tratta di un edificio, composto da 11 appartamenti e altrettanti box auto che era di proprietà della K1 Srl, società intestata a prestanome, ma riconducibile a Giuseppe Giglio. Giglio, 56 anni, residente a Montecchio, a capo di un impero edile, era stato condannato nel 2016 a 12 anni e sei mesi in primo grado, poi ridotti a sei anni in secondo grazie allo sconto di pena previsto dopo la decisione di collaborare con la magistratura.
L’immobile, che si trova lontano dal centro abitato e che già versava in condizioni critiche, sarebbe un luogo di ritrovo occasionale di un gruppo di giovanissimi: all’interno sono stati trovati segni di bivacco e delle candele. Sul posto ieri sera insieme a vigili del fuoco e uomini dell’Arma si è portato anche il sindaco Roberto Angeli. Proprio in strada Aurelia, nel novembre 2012, un incendio doloso aveva distrutto 9 camion della ditta Bonifazio Trasporti, con sede legale a Cutro.
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