REGGIO EMILIA – Altro che distensione o sollievo. Riaperture fa rima con arrabbiature. Sì, perché la ripresa delle attività che erano rimaste chiuse in zona rossa non è avvenuto certo all’insegna del sorriso. Troppe le difficoltà e le perdite per chi ha dovuto restare con le serrande abbassate nell’ultimo mese e con l’intermittenza vissuta nell’ultimo anno. Troppe le incognite legate al futuro. Troppe le contraddizioni evidenziate dai provvedimenti assunti dal Governo.
Tra chi ha potuto tornare a lavorare ci sono i negozi classificati come non essenziali, quelli di abbigliamento per adulti su tutti.
A riaprire oggi anche parrucchieri e centri estetici.
Un eventuale ritorno in zona rossa sarebbe inaccettabile e potrebbe portare molti esercenti a gettare la spugna oppure – questo è il timore – ad accese forme di ribellione.
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