Reggio verso le elezioni: il punto su alleanze e spaccature. VIDEO

REGGIO EMILIA – L’anno dei civici. A due mesi e una manciata di giorni dal termine per la presentazione di candidature e liste, ci sono solo civici in campo per il ruolo di sindaco di Reggio, e si tratta di tre professionisti: i medici Marco Massari e Fabrizio Aguzzoli e l’avvocato Giovanni Tarquini. Civici ma non “politicamente neutri”, per riprendere la prima punzecchiatura di Massari a Tarquini. E infatti il primario degli Infettivi di Reggio è l’espressione della scelta del Pd e Tarquini cerca l’appoggio del centrodestra. Lega e Forza Italia non chiedevano di meglio, ma poi da Roma è arrivato il no di Fratelli d’Italia. Ma allora quale sarà il nome che il centrodestra proporrà ai reggiani l’8 e 9 giugno? A decidere saranno i vertici nazionali dei partiti. Quanto e come questo peserà nelle urne? Meglio per il centrodestra correre diviso per poi magari compattarsi in vista di un eventuale ballottaggio, o presentarsi unito con un candidato politico? E Tarquini cosa farà se Lega e Forza Italia convergeranno sul candidato di Fratelli d’Italia?

In casa centrosinistra apparentemente la situazione è più chiara: ancora prima che il nome di Massari venisse ufficializzato, era stato presentato a sostegno il progetto politico di Sinistra in Comune, nato dall’unione tra Sinistra Italiana e Reggio Emilia in Comune, con Cosimo Pederzoli e Federica Zambelli capilista. Ma le incognite non mancano. Il matrimonio col Movimento 5 Stelle sarebbe una novità storica a Reggio, ma potrebbe anche determinare una spaccatura: Azione non gradisce, mentre devono ancora esprimersi +Europa, Psi e Italia Viva, che da gennaio stanno lavorando ad una scelta di campo comune. Lo stesso Movimento 5 Stelle appare diviso: da una parte il coordinamento provinciale, dall’altra il malcontento di alcuni esponenti storici. Sarebbero 36 i grillini contrari all’unione, capitanati da Paola Soragni che ha già annunciato l’uscita dal direttivo.