REGGIO EMILIA – “Il tavolo di sintesi del Partito Democratico non è ancora stato attivato, poi se tutti parlano con tutti è evidente che qualcuno ha espresso delle contrarietà ma siamo dentro ad un lavoro di sintesi che stiamo facendo”.
Il segretario provinciale del Pd Massimo Gazza commenta così le indiscrezioni relative all’opposizione da parte dei sostenitore dell’assessore comunale Lanfranco De Franco a Marco Massari. Del primario degli infettivi del Santa Maria Nuova si sta parlando con sempre più insistenza come possibile candidato sindaco del comune capoluogo. Il suo nome, unico non iscritto al partito, è emerso – tra altri – anche dalle consultazioni avviate nei mesi scorsi tra gli iscritti e gli esponenti del mondo dell’associazionismo e del terzo settore.
“Abbiamo bisogno di una grossa elaborazione perché noi andiamo a sostituire un’amministrazione e un sindaco che governano la città da dieci anni: è necessario anche un lavoro serio e di confronto”, commenta Gazza.
E l’ipotesi primarie? Il segretario provinciale del Pd spiega che lo statuto prevede le primarie di coalizione qualora non si trovi un accordo unitario. Al momento non sono escluse. “Le primarie hanno dei limiti ma anche delle positività, ad esempio quello di legittimare un nuovo corso amministrativo e politico per la città di Reggio Emilia. Non direi che le primarie sono un insuccesso per il Pd, la differenza è la maturità con cui si approcciano”.
Guarda la puntata integrale de Il Graffio
Reggio Emilia Pd Partito Democratico Lanfranco De Franco candidato sindaco primarie Marco Massari "Il graffio"