REGGIO EMILIA – Donatella Pranmpolini, vicepresidente nazionale di Confcommercio, lancia l’idea di un progetto pilota a respiro nazionale che parta dalla nostra città e coinvolga i centri per l’impiego, che gestiscono i percettori del reddito di cittadinanza, e le aziende che hanno bisogno di assumere personale.
“Il reddito di cittadinanza era nato con il governo gialloverde ed era nato male, poiché era regolamentato a maglie troppo larghe”, ha detto a Buongiorno Reggio. L’attuale Governo è comunque intervenuto in questo senso, limitando a una sola la possibilità di rifiuto di un’offerta di lavoro e obbligando i percettori del reddito a rinnovare ogni mese presso gli uffici per l’impiego la disponibilità al lavoro. Questo ha cambiato la situazione? “Se oggi andate al centro per l’impiego – ha spiegato la Prampolini – e chiedete curricula non ve li danno perché non ne hanno. Quindi, se ci sono tantissimi percettori del reddito, ma pochissimi curricula, significa che manca il controllo”.
Quale dunque la soluzione per risolvere la situazione? “Come Confcommercio vorremmo dare vita a un progetto pilota per mettere in contatto diretto le imprese con il centro per l’impiego, unendolo ai percettori del reddito di cittadinanza”.
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