REGGIO EMILIA – Antifascismo, libertà, giustizia e democrazia: tutto in un piatto di pastasciutta, come quella che i Cervi offrirono agli abitanti di Campegine il 25 luglio 1943 per festeggiare la destituzione e l’arresto di Benito Mussolini. 82 anni dopo, e nell’80° anniversario della Liberazione, quel gesto semplice e potente si rinnova nel podere dei Campi Rossi, come in altri comuni della provincia, 300 luoghi in Italia e anche all’estero.
Domani a Casa Cervi, a Gattatico, le porte si apriranno alle 18 e dalle 20 comincerà la distribuzione della pastasciutta. Ci saranno le istituzioni reggiane, tra loro anche il presidente dell’assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna Maurizio Fabbri. Ci sarà anche Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto, tra i più importanti luoghi di memoria in Italia. L’ingresso è libero. La pastasciutta è offerta, le bevande e altri prodotti locali saranno a pagamento e i contributi raccolti durante la festa saranno devoluti a Emergency per sostenere la popolazione di Gaza. In programma anche la premiazione della ventiquattresima edizione di Resistenza Teatro Festival, poi musica con i Sine Frontera.
Tante le pastasciutte in tutta la provincia, organizzate insieme alla Cgil e ai pensionati dello Spi. Si comincia questa sera a Rolo e Poviglio. Domani sera appuntamento, tra gli altri, al circolo Pigal di Reggio, alle Ciminiere di Scandiano, ai Prati della Rocca Estense di San Martino in Rio ma anche in piazza Bentivoglio a Gualtieri, in centro a Rubiera e al circolo Arci Gombio di Castelnovo Monti.
Domenica si mangerà la pastasciutta antifascista nel cuore di Reggio, in piazza Prampolini, dalle 18 alle 23. Ultima serata, martedì al circolo Arci Chierici di Cadelbosco Sotto.