REGGIO EMILIA – “Bisogna avere il coraggio e l’umiltà di vedere i nuovi bisogno, le nuove domande di innovazione, e fare un grande investimento sul futuro, perchè le elezioni si vincono sempre guardando al futuro e non al passato, e questo credo che lo possa e debba dire anche un sindaco al decimo anno del suo mandato”.
Il sindaco di Reggio Luca Vecchi chiarisce così il momento di passaggio che ogni elezione interpreta. Il territorio sta cambiando sul piano demografico, economico, culturale e con esso mutano sogni e bisogni. Sul piano sanitario ad esempio il covid ha mutato tutti gli equilibri di un sistema che ora, con parametri ormai vecchi, fatica a reggere.
Spiega Cristina Marchesi, direttrice generale Ausl: “La pandemia ci ha lasciato in eredità un incremento enorme di richieste e domande, di servizi sanitari, quindi c’è bisogno di investire. Fare sanità di qualità richiede dei costi, se vogliamo che questo sia fatto dal servizio pubblico questo va finanziato adeguatamente”.
Il presidente di Legacoop Emila Ovest Edwin Ferrari ha messo in luce come la Reggio del futuro debba dialogare con le città vicine mettendo da parte antichi campanilismi ormai anacronistici. L’esperienza recente dell’unificazione della camera di commercio rappresenta la prima tappa di una collaborazione tra le diverse forze economiche del territorio.
Inclusione è la parola chiave secondo tutti coloro che sono intervenuti al dibattito moderato dal collega Claudio Valeriani. Al proposito il sindaco Luca Vecchi ha puntato il dito contro il governo: “Porta i migranti nelle città senza dare agli enti locali le risorse per ospitarli : a queste persone non resta che andare nelle stazioni e scatenare una bomba sociale che con queste scelte dell’esecutivo è complicatissimo contenere”.
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