REGGIO EMILIA – Si è spento questa mattina, all’età di 71 anni, l’architetto Andrea Salvarani. Figlio di Eugenio, tra i protagonisti dell’urbanistica nazionale del secondo Novecento. Andrea ha saputo raccoglierne l’eredità con uno stile proprio: rigoroso, misurato, sempre attraversato da uno sguardo umanistico sulla città e sul progetto.
Professionista stimato e riconosciuto, ha affiancato all’attività di studio un costante impegno nella vita dell’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia, dove ha ricoperto negli anni incarichi prima partecipativi e poi di responsabilità, diventando punto di riferimento per colleghi e operatori del settore.
Uomo mite e intelligente, poco incline all’enfasi ma mai privo di visione, ha saputo coniugare nel suo percorso la competenza tecnica a una profonda etica del fare. Non ha mai rinunciato a una vena ironica, che in passato lo aveva portato a fondare “Quei luridi scherani?”, gruppo di satira musicale molto apprezzato in città per l’originalità e il tono dissacrante.
Lascia la moglie Silvana Garavelli, il figlio Francesco – architetto anche lui, come il padre e il nonno – e i fratelli Giovanna e Pietro. I funerali si svolgeranno martedì 5 agosto alle ore 11 presso la chiesa del Buon Pastore. Non è prevista camera ardente.