REGGIO EMILIA – La presidente del Tribunale di Reggio Cristina Beretti, il generale dei Carabinieri Vittorio Tomasone, già comandante regionale dell’Arma in Emilia-Romagna, uno dei grandi protagonisti dell’inchiesta Aemilia, il giudice Alberto Ziroldi, che firmò l’ordinanza di custodia cautelare che il 28 gennaio 2015 portò a oltre cento arresti. E ancora Laura Bellezza, figura storica della cancelleria della Procura di Reggio, oggi in pensione, carabinieri da Modena, Parma e Piacenza che lavorarono alle indagini della Dda di Bologna, il presidente della Camera penale di Reggio Luigi Scarcella. Tutti a Pesaro in occasione della cerimonia di insediamento del nuovo procuratore capo Marco Mescolini.
Dopo la cacciata da Reggio nel febbraio 2021 e una sorta di confino come sostituto procuratore a Firenze, a 58 anni Mescolini riprende il suo percorso e il suo ruolo dalla città marchigiana. Procura e Tribunale di Pesaro lo hanno accolto a braccia aperte. Prima il Consiglio di Stato e poi il Csm hanno stabilito in via definitiva che il suo trasferimento da Reggio fu un atto illegittimo, il risultato di una operazione politico-giudiziaria basata su accuse prive di riscontri. Mescolini è stato vittima di una grave ingiustizia. E certo si riferiva a questo quando, nel suo intervento, ha detto che rifarebbe tutto dall’inizio alla fine.
Da Reggio a Pesaro per l’insediamento del procuratore capo Mescolini. VIDEO
9 dicembre 2024Ad accoglierlo anche la presidente del Tribunale di Reggio Cristina Beretti, il generale dei carabinieri Vittorio Tomasone, il giudice Alberto Ziroldi, i carabinieri che lavorarono alle indagini della Dda di Bologna, e il presidente della Camera penale di Reggio Luigi Scarcella












