REGGIO EMILIA – Fa parte di un movimento pacifista ed é considerato uno dei simboli dell’opposizione israeliana al massacro in corso a Gaza. Nel 2023, poco dopo il 7 ottobre, ha rifiutato di arruolarsi con l’esercito di Tel Aviv in disaccordo con la controffensiva bellica nei confronti di Hamas da parte del Governo Nethanyau. Una scelta che ha pagato con 2 mesi di carcere duro.
Yuval Dag, 22 anni, residente nella città di Haifa, sta girando l’Europa per dire no alla guerra nella Striscia e per dimostrare come non tutti nello Stato ebraico siano d’accordo con la condotta del proprio Governo.
“Io ero contrario alle azioni del nostro Governo e del nostro esercito già prima del 7 ottobre, penso che tutto ciò non serva a difendere Israele” racconta.
Come si pone l’opinione pubblica isareliana di fronte a quanto sta accadenndo a Gaza?
“Molti sono contrari e scioccati da quanto sta accadenndo”.
Chiediamo al nostro interlocutore quale messaggio voglia rivolgere al pubblico italiano?
“Dico che il genocidio in corso a Gaza non é responsabilità solo di Israele, ma anche dei Paesi che sostengono Israele”.
La presenza di Yval Dag a Reggio é stata possibile grazie ai coordinamenti reggiani di “Donne in nero” e di “Europe for Peace”, come spiega Rina Zardetto: “E’ importante avere organizzato questo incontro perché é importante parlare di questi temi, se ne parla troppo poco”.













