REGGIO EMILIA – A Reggio la festa del Giorno dell’Europa è stata celebrata dai cittadini che saranno protagonisti del prossimo futuro: 200 gli studenti in piazza Martiri del 7 luglio, delle cinque scuole – Filippo Re, Scaruffi-Levi-Tricolore, Bus Pascal, Chierici e Canossa – che hanno partecipato ad un’attività di formazione durante gli ultimi mesi, organizzata da Comune, Officina Educativa e Fondazione E35. Oggi la restituzione alla città per promuovere esperienze di lavoro, studio e volontariato all’estero.
“Abbiamo fatto lezioni per circa 30 ore e capito le opportunità che abbiamo grazie ai progetti dell’Unione per i giovani”, ci spiega uno studenti.
“Il progetto carica i giovani anche della responsabilità di essere cittadini europei”, sottolinea Alessia Ciarrocchi, presidente della Fondazione E35.
“Buongiorno Reggio” ha dedicato una lunga diretta al compleanno dell’Europa, intesa come Unione Europea, il cui percorso è iniziato il 9 maggio 1950 con il piano di cooperazione economica. Un anniversario che si intreccia con un’altra pagina storica fondante: l’8 maggio di 5 anni prima avvenne la caduta europea del nazifascismo.
Il cammino delle opportunità che portò alla prima intesa, quella economica, si è rivelato vincente. “Il protezionismo all’inizio può avere dei vantaggi, ma alla lunga no”, ha fatto notare Claudio Galli, vicepresidente di Unindustria.
Ora la sfida è globale: politica, economica, sociale. Per diverso tempo Sonia Masini, ex presidente della Provincia, ha fatto parte del Comitato europeo delle Regioni, il cui obiettivo è promuovere la partecipazione dei territori. “Anche se la guerra finisse oggi, lascerebbe delle macerie: l’Europa è abbastanza solida, ma non possiamo far finta che non ci sia questa sfida”.
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