REGGIO EMILIA – L’immagine è scomparsa gradualmente. E’ stata cancellata a partire dal piano terra, via via salendo. Gli ultimi dettagli ricoperti dai materiali della ristrutturazione sono state le ruote di quel carrello della spesa che, raffigurato sottosopra, come una gabbia teneva prigioniero un bambino. Non c’è più il graffito realizzato cinque anni fa, clandestinamente, dal Collettivo Fx in via Luxemburg, sulla facciata della casa colonica interessata dal cantiere che sta realizzando il nuovo supermercato Conad Reggio Sud.
“Ma l’immagine non scompare. Oggi ha un nuovo inizio. E quel muro continuerà a parlare”, si legge sulla pagine Facebook di Casa Bettola, cui sono stati ceduti, dal collettivo, i diritti d’autore dell’opera, finita riprodotta su t-shirt e borse di tela. “Adesso l’immagine – viene spiegato – attraversa lo spazio pubblico grazie alle persone che indossano le magliette con la sua stampa, mettendo in evidenza il contrasto tra il modello della grande distribuzione organizzata e un’economia solidale di prossimità.”
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