REGGIO EMILIA – “Di per sé il Ramadan è un momento di rottura, proprio come lo è questa pandemia”. A parlare è Abdelhakim Bouchraa, studioso di Scienze islamiche. Quindicimila fedeli tra città e provincia si preparano al Ramadan più insolito di sempre. Un Ramadan in cui il sermone della preghiera del venerdì sarà trasmesso in streaming su Facebook in modo da raggiungere tutti i fedeli nelle loro case. Gli imam e i responsabili dei Centri islamici si sono infatti attivati per coinvolgere, attraverso i loro canali social, i fedeli che sono soliti frequentare i loro luoghi di culto e che già da inizio marzo non lo stanno facendo. Da settimane i momenti di riflessione collettiva vengono diffusi via web, e così sarà per i prossimi 30 giorni.
E’ il mese del digiuno dall’alba al tramonto, dal cibo ma anche dai vizi e dai rapporti sessuali. “Questo per dare spazio al dialogo con Dio, quindi la dimensione individuale ci sarà – spiega Bouchraa – mancherà la dimensione comunitaria del ritrovarsi al tramonto, ma ci sarà spazio per la solidarietà”.
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