REGGIO EMILIA – La perizia psichiatrica su Davide Gaudiero ha confermato che l’infermità di mente del 27enne che all’alba del 21 novembre 2019 uccise a coltellate lo zio Paolo (57) nella casa di famiglia, in via Primo Maggio in città. Ieri mattina l’incidente probatorio in tribunale a Reggio, con le parti collegate in videoconferenza. Il giovane si trova ancora in carcere a Reggio. Per il perito è socialmente pericoloso e ha bisogno di cure, ecco perché sarebbe necessari il trasferimento in una Rems, ma quella di Reggio è attualmente impegnata per i malati Covid in quarantena. Potrebbe presto trovare un posto nella Rems di Parma, ma l’emergenza sanitaria vieta al momento trasferimenti.
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