REGGIO EMILIA – Iniziative a favore della riapertura delle attività di ristorazione sono state avanzate in queste ultime ore da Emanuele Cavallaro e Giuseppe Daviddi rispettivamente sindaci di Rubiera e Casalgrande. “Ci auguriamo si uniscano gli altri sindaci della provincia”, si legge in una nota della Confcommercio di Reggio, a firma del presidente Davide Massarini.
L’associazione di categoria ha presentato il 18 gennaio al ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, la drammatica situazione dei pubblici esercizi, suggerendo le seguenti proposte: riaprire almeno fino alle 18 anche in zona arancione e riaprire l’attività serale di ristorazione in zona gialla; rafforzare le misure economiche a sostegno del settore rivedendo i meccanismi di calcolo dei contributi su base annua; esentare i pubblici esercizi dal pagamento dell’Imu 2021; prolungare gli ammortizzatori sociali fino al termine del periodo di crisi; prorogare il credito d’imposta sulle locazioni commerciali e incentivare i locatori a ridurre i canoni; estendere a quindici anni il periodo di ammortamento anche dei prestiti fino a ottocentomila euro garantiti dal Fondo centrale di garanzia.
“Le conseguenze di queste restrizioni penalizzano a caduta tutto il settore del commercio – sottolinea il comunicato – per questo facciamo appello a tutti i sindaci della provincia di erogare, come alcuni Comuni hanno fatto già, un sostegno diretto di liquidità a tutte le attività, con particolare attenzione a quelle della filiera con codici Ateco esclusi dai contributi nazionali. Come già dichiarato dal nostro presidente provinciale Fipe, la federazione dei Pubblici esercizi aderenti a Confcommercio, Fabio Zambelli, inoltre, data l’inattività dei pubblici esercizi la tassa rifiuti dovrebbe essere sospesa o drasticamente ridotta e, aggiungo, questo invito è rivolto a tutti i primi cittadini della nostra provincia di modo che non vi siano differenze di trattamento tra un Comune e l’altro.”
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