REGGIO EMILIA – Settantadue chili di cocaina. Un maxi sequestro tra i più importanti degli ultimi anni messo a segno da un’operazione che ha preso il via a Codemondo, da un normale controllo stradale, nei confronti di un 29enne alla guida di una Peugeot 208.
“Questa vettura ci sembrava sospetta – ha spiegato in conferenza il dirigente della squadra mobile della polizia, Guglielmo Battisti – Gli era stato intimato l’alt, aveva finto di fermarsi e poi, vedendo l’agente arrivare, ha ripreso immediatamente la marcia, ha tentato la fuga nei campi, in mezzo ai rovi, dove però è stato bloccato”.
Sull’utilitaria la polizia ha trovato 30mila euro in contanti, suddivisi in tre rotoli. E poi un mazzo di chiavi, utilizzate per la perquisizione nell’abitazione del sospettato, cittadino albanese incensurato, in Italia con un visto turistico. “Abbiamo iniziato a ritroso l’attività per capire la ragione per cui era scappato – ha aggiunto Battisti – Abbiamo trovato un’abitazione nella zona dello stadio e un garage all’interno del quale c’era un’auto”. Nel baule della vettura, parcheggiata appunto all’interno di un condominio in una laterale di via Gramsci, erano stipati 48 confezioni di cocaina, marchiate con la stessa scritta: “Boss”.
Ingegnoso il dispositivo per aprire il doppio fondo che celava ulteriori chili di sostanza, assieme a banconote per altri 20mila euro. Arrestato, il 29enne deve rispondere di detenzione ai fini di spaccio. Il quantitativo di cocaina, presumibilmente legato a un giro di spaccio all’ingrosso, una volta preparato per la piazza avrebbe potuto fruttare oltre 6 milioni di euro. Un importo che conferma, secondo il dirigente della squadra mobile, la dimensione economica della criminalità albanese sul nostro territorio.
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