REGGIO EMILIA – Il Tar dell’ Emilia Romagna ha detto no alla chiusura della sala Bingo d’Oro in piazza Atleti Azzurri d’Italia, nelle adiacenze dello stadio Città del tricolore.
Il Comune aveva negato la delocalizzazione prevista per il rispetto del “distanziometro”. La società che gestisce la sala aveva presentato domanda di trasferimento, come prevede la legge regionale contro la ludopatia che impone almeno 500 metri di distanza tra le attività di gioco e luoghi sensibili come scuole e chiese. La richiesta era però stata respinta dallo stesso Comune in base al presupposto che per valutare la domanda di delocalizzazione è necessario attendere l’approvazione del nuovo piano urbanistico generale “attualmente in corso di predisposizione”.
Una spiegazione che, come si legge nell’ordinanza del Tar, “realizza un effetto espulsivo dell’attività svolta dall’odierna ricorrente e non di mera delocalizzazione della stessa a debita distanza dai luoghi sensibili, come richiesto dalla legge regionale”. A questo si aggiunge poi, è spiegato ancora, un grave rischio economico per la società, visto che “il provvedimento di chiusura impugnato comporterebbe la cessazione dell’attività della ricorrente, in quanto alla stessa non è consentito svolgerla in alcun altro sito del Comune per le vigenti disposizioni comunali dettate dagli strumenti di pianificazione territoriale”.
La decisione è stata assunta dal Tribunale Amministrativo Regionale nella sezione di Parma che sospende dunque l’ordinanza di cessazione dell’attività; nell’ordinanza si specifica anche che per la trattazione del merito del ricorso, l’udienza pubblica è fissata il 20 ottobre prossimo.
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