REGGIO EMILIA – La tangenziale di Fogliano è in contraddizione con gli atti amministrativi e con le scelte politiche della Provincia e del Comune. Lo sostengono le associazioni ambientaliste che da tempo si battono contro la realizzazione dell’infrastruttura. Un nuovo appello è stato da loro rivolto al sindaco, al presidente della Provincia e a tutte le forze politiche per chiedere lo stop di un’opera giudicata “incoerente con tutte le pianificazioni territoriali e urbanistiche vigenti”. Così si legge in una nota che invita a rinviare il progetto inserendolo nell’ambito del Pug, vale a dire il nuovo strumento urbanistico comunale.
Secondo le associazioni il tracciato previsto dalla Provincia coinvolge un’area riconosciuta come importante ai fini della conservazione della natura in Europa: la Zona Speciale di Conservazione (ZSC): “Rio Rodano e fontanili di Fogliano e Ariolo IT 4030021”.
Un progetto stradale che invade tale zona, “sfregiando irreparabilmente l’area protetta, e proponendo insufficienti compensazioni al danno ambientale che ne deriverebbe”, viene sottolineato nel comunicato che sottolinea anche altre “incoerenze e le contraddizioni”.
“Il PSC di Reggio Emilia – viene argomentato – contrariamente a quanto previsto dal progetto della Provincia, prevede per la tangenziale di Fogliano un percorso completamente diverso, che non attraversa la ZSC e le sue aree protette, che rimarrebbero intoccate e tutelate pienamente. Lo strumento urbanistico vigente, prevede infatti un tracciato che all’altezza dello storico canale di Secchia piega verso Sud, si interfaccia con la ex SS 467 proveniente da Fogliano, per poi connettersi alla Tangenziale Sud Est nei pressi dell’attuale Rotatoria, tra via Piacentini e via Martiri di Cervarolo”.
Servizio Tg di Michele Angella
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