REGGIO EMILIA – Non piace agli ambientalisti un’opera attesa da tempo dai residenti di due frazioni di Reggio. Stiamo parlando della tangenziale di Fogliano, che interessa anche le zone di Due Maestà. Una petizione contraria al progetto è arrivata a Roma sul tavolo del Ministero dell’Ambiente. Lo stesso testo è stato inoltrato anche alla Soprintendenza dell’Emilia Romagna, al Presidente della Regione Bonaccini, a quello della Provincia Zanni e al sindaco di Reggio Vecchi.
Il tracciato è stato pensato per collegare la tangenziale sud est alla provinciale 467. Scorre parallelo alla ferrovia locale e spunta all’altezza del campo da calcio di Fogliano. L’obiettivo è quello di alleggerire il traffico. Il Comune ha già stanziato 5 milioni di euro, che si aggiungono ad altri cinque intercettati attraverso un bando ministeriale tramite la Regione.
La stazione appaltante è la Provincia che lo scorso febbraio ha emesso il bando per la progettazione esecutiva. Sono dieci le associazioni ambientaliste reggiane (Università Verde Reggio Emilia, Pro natura Emilia-Romagna, Lipu, Wwf Emilia Centrale, Legambiente Reggio, Salviamo il paesaggio Emilia-Romagna, Lav Reggio, Amici della Terra, G.G.E.V. Reggio e Lac) che chiedono di sospendere l’iter di realizzazione. A loro avviso l’infrastruttura rischia di danneggiare l’ambiente e rappresenta uno spreco di denaro pubblico.
Una nota congiunta sottolinea le conseguenze che riguardano il rio Lodola, il corso d’acqua che scorre a pochi metri dall’arteria pianificata. Si tratta, si legge, di “aree delicatissime, sottoposte a vincolo paesaggistico”. Il tracciato, inoltre, incontra l’area sulla quale un tempo sorgeva l’antica pieve di Fogliano. Sempre secondo gli ambientalisti, poi, dai fondi stanziati restano escluse le necessarie opere di mitigazione, pari a 3,6 milioni di euro.
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