REGGIO EMILIA – Ogni giorno 86 donne sono vittime di violenza a livello nazionale. Nel 2022, in Italia 120 donne sono state uccise. Sono i dati che la Questura di Reggio ha presentato durante l’incontro con gli studenti dell’Istituto Motti dedicato al tema della violenza di genere. Numeri importanti, che forse emergono anche grazie ad una maggiore consapevolezza e sensibilizzazione. “Probabilmente riscontriamo più casi perché le donne sono meno propense a subire e più propense a denunciare”, sottolinea il questore Giuseppe Ferrari.
I funzionari della Questura hanno incontrato le due classi quinte dell’indirizzo tecnico turistico, illustrando ai ragazzi le caratteristiche di questo tipo di violenza, i segnali cui prestare attenzione, ma anche le azioni che la polizia adotta concretamente per contrastare il fenomeno. Tra queste un ruolo importante assume anche l’applicazione YouPol, attraverso la quale i cittadini possono interagire con la Polizia inviando segnalazioni relative a episodi di bullismo, spaccio di droga e violenza domestica.
La collaborazione dell’Istituto con le forze dell’ordine è consolidata: in passato i ragazzi hanno avuto modo di lavorare sui temi del cyberbullismo e della prevenzione al disagio. Ma anche la violenza di genere è un problema sentito dai giovani, che hanno quindi accolto positivamente l’esperienza. “I ragazzi sono molto sensibili a queste tematiche, abbiamo delle classi con percentuale considerevole di ragazze. Quindi i ragazzi vogliono approfondire ed essere partecipi di tutte queste tematiche”, spiega la vicepreside del Motti Federica Ferrari.
“Prima dell’incontro abbiamo affrontato con la professoressa di diritto in modo generale il tema per arrivare qui un minimo preparati, anche chi generalmente non si interessa di queste tematiche”, ci ha detto una studentessa. “Sono successi molti casi, anche se non in provincia ma a livello nazionale, quindi secondo me è molto importante partecipare agli incontri del genere perché, parlando da donna, l’argomento va sensibilizzato”.