REGGIO EMILIA – Assembramenti sulle piste da ballo. Gente accalcata in locali notturni nei luoghi di vacanza. Per contrastare la salita dei contagi il governo è corso ai ripari. Ma la misura, vista dal mondo del liscio, vale a dire dalle orchestre che con le feste e le serate danzanti ci vivono, pare eccessiva, dato l’alto livello di attenzione alle regole dimostrato dal pubblico di riferimento, formato da persone dai cinquant’anni in su.
“Tutti erano attenti, anche perché è una fascia che viene maggiormente colpita da questo virus”. A parlare è Ivana Patritti, cantante, organizzatrice di eventi e conduttrice della trasmissione di Telereggio Saluti e Baci. “Ho organizzato serate a S. Andrea Bagni – ci spiega -, al parco Teggi, al Pigal. In un registro sono state segnate tutte le persone che entravano. Quello che abbiamo fatto noi non era la discoteca, però, purtroppo, è stata fatta di tutta l’erba un fascio”.
Nei balli di coppia per i congiunti la mascherina non era obbligatoria. Le nuove disposizioni, ad ogni modo, sono perentorie. Lo stop aumenta lo stato di crisi del settore della musica da ballo, già penalizzato da sagre e feste che in tempi di covid si sono viste col contagocce. Assieme al comparto dell’intrattenimento il prezzo viene pagato da quegli appassionati per i quali l’estate senza balere non è estate.
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