REGGIO EMILIA – Spinto dalla gelosia e dalla necessità di controllo, da marzo scorso ha reso un inferno la vita della ex fidanzata con appostamenti sotto casa, telefonate e videochiamate continue, innumerevoli messaggi inviati, appostamenti sotto casa e addirittura minacce di morte sul profilo Instagram della vittima. “Dimmi chi è – in uno dei messaggi, chiaramente riferito a una presunta nuova fiamma della ragazza – appena lo scopro lo squarto come un pesce a costo di farmi 30 anni di galera e tu sei morta, siete due cadaveri ti sto venendo a cercare”.
Al termine delle indagini i carabinieri a cui la vittima, una 24enne reggiana, si era rivolta hanno denunciato un coetaneo per atti persecutori continuati. Il sostituto titolare dell’inchiesta ha richiesto e ottenuto dal gip del tribunale di Reggio Emilia l’applicazione nei confronti del giovane del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, prescrivendogli il divieto di avvicinarsi a non meno di un chilometro dal domicilio della donna e il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con lei.