REGGIO EMILIA – Sequestro di persona: questo il reato, pesante come un macigno, di cui è accusato e per il quale si trova ora nel carcere minorile del Pratello a Bologna.
Lui è un 15enne residente in città, con problemi di tossicodipendenza, seguito da tre anni dai servizi sociali. Ieri pomeriggio l’adolescente si era recato a casa della nonna, una donna di 62 anni, residente in via San Filippo, pieno centro storico. Dopo una accesa discussione, in cui erano volate intimidazioni e minacce, il nipote le aveva sottratto il cellulare e le chiavi di casa, poi era uscito chiudendo la porta e impedendo alla nonna stessa di uscire. Il ragazzino voleva evitare che la donna partecipasse a un incontro programmato con gli assistenti sociali. E’ stata la madre del 15enne a scoprire il tutto e a chiedere l’intervento della polizia.
Del ragazzino, però, nessuna traccia fino a dopo la mezzanotte quando è stato rintracciato nell’abitazione del padre e posto in stato di fermo. Nelle ore successive il trasferimento nella struttura di detenzione per minori a Bologna.
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