REGGIO EMILIA – Niente commercio, né residenza, niente logistica multi-cliente, rispetto dei limiti indicati per il consumo di suolo: sono i paletti fissati dal Piano urbanistico generale per lo sviluppo dell’Area Nord.
Questi criteri hanno portato il Comune ad accogliere, tra gli altri, il progetto presentato da Litokol, azienda di Rubiera specializzata in prodotti per l’edilizia. Fondata alla fine degli anni Sessanta da Luciano Cottafavi, da circa un anno è stata acquisita da Gian Luca Sghedoni, ex amministratore delegato di Kerakoll.
L’area oggetto dell’investimento si trova tra lo stabilimento Dana ex Brevini e l’autostrada A1. E’ la zona interclusa tra il casello autostradale a est e il Villaggio industriale Crostolo a ovest. Qui Litokol vuole realizzare un nuovo stabilimento con attività produttiva e uffici, in cui lavoreranno circa 100 addetti. L’area complessiva è di 65mila metri quadrati, la superficie dello stabilimento e dei parcheggi previsti è di 38mila, la volumetria di 180mila metri cubi.
Questi terreni a ridosso dell’autostrada sono classificati dal Pug come “ambito agricolo periurbano” e vengono considerati dall’amministrazione idonei per il completamento delle aree marginali non edificate e delle aree agricole intercluse. Sulla base della manifestazione d’interesse approvata dal Consiglio comunale, Litokol si farà carico della riqualificazione di via Marsilio da Padova e di via Ochino e dell’ampliamento degli spazi del vicino centro di accoglienza Jerry Masslo. In fase di definizione dell’accordo operativo, al privato potrebbe essere chiesto di realizzare anche opere esterne al comparto, come le bretelle di collegamento con il Villaggio Crostolo e via dei Gonzaga.
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