REGGIO EMILIA – Scene di guerriglia quelle verificatesi nel pomeriggio di ieri al termine del derby tra Sassuolo e Modena, disputatosi al Città del Tricolore e vinto dai neroverdi per 2-0.
Stando a quanto appurato, durante il deflusso dei tifosi canarini nell’area di parcheggio posta sul retro della tribuna Nord, c’è stato un aspro “confronto” a distanza tra un centinaio di ultras e una settantina di giovani di varie etnie frequentanti il vicino centro commerciale I Petali. Dalle minacce si è passato al lancio di oggetti e bottiglie; fortunatamente, la presenza di una rete metallica ha impedito ai due gruppi di venire a contatto. Nel tentativo, tuttavia, di riportare l’ordine, alcuni tra agenti di polizia e carabinieri sono rimasti feriti, fortunatamente in modo lieve. La questura sta raccogliendo testimonianze ed elementi per cercare di ricostruire quanto avvenuto.
“Questi episodi di guerriglia urbana, che non hanno alcuna giustificazione, vanno fermamente condannati – si legge in una nota diffusa dal Sim carabinieri Emilia Romagna, il sindacato dei militari – Lo sport deve rappresentare un momento di aggregazione sociale, divertimento e rispetto delle regole, lontano da ogni forma di violenza. È fondamentale che la politica intervenga con urgenza per definire misure ancora più severe e restrittive, in grado di prevenire simili disordini, e per tutelare il lavoro degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine, fornendo strumenti e risorse adeguate”.
A questo proposito, il sindacato ha presentato agli organi competenti una proposta di legge “che avrebbe di certo impedito i fatti avvenuti ieri ma che, a quanto pare, giace in qualche cassetto. Delle due l’una: o il Governo decide di tirare fuori quel progetto di legge oppure di proprio pugno decide di scrivere un’adeguata riforma a tutela degli operatori di polizia in servizio esterno come in meno di una settimana ha fatto con gli operatori sanitari”.













