REGGIO EMILIA – Non Una Di Meno Reggio Emilia chiede l’adesione di tutti “a uno sciopero femminista e transfemminista: sciopero della produzione, della riproduzione e del consumo; sciopero dai ruoli sociali e dalle gerarchie imposte dai generi”. La data pensata è quella dell’8 marzo e l’idea è stata lanciata in un luogo diventato simbolo, suo malgrado, di un fenomeno che nel 2020 è peggiorato ancora. Il bar Moulin Rouge all’ex Foro Boario, teatro dell’omicidio della giovanissima Hui Zhou. Era l’agosto del 2019, e nell’anno successivo, causa pandemia e lockdown, la violenza e le discrimazioni economiche e lavorative nei confronti delle donne avrebbero toccato il culmine. Il 70% delle 444mila persone che nel 2020 hanno perso il lavoro è donna.
“Le politiche economiche europee di gestione della crisi ci hanno definite ‘essenziali’ per intensificare il nostro sfruttamento – dice Non Una di Meno – L’8 marzo, con lo sciopero e una presenza nello spazio pubblico rispettosa del norme anticovid, noi dimostreremo che ‘essenziale è la nostra lotta, essenziale è il nostro sciopero”.
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