REGGIO EMILIA – Tornare alle precedenti date riguardanti la riscossione della Tari. Questa, sostanzialmente, la richiesta di due ordini del giorno presentati all’ultimo uno dalla Lega il secondo da Alleanza Civica e Movimento 5 Stelle. Ha subito tuttavia un rinvio la discussione sulla tariffa rifiuti. Motivandola con la decisione di Iren di applicare elasticità nella riscossione dei pagamenti in scadenza il 31 marzo senza sanzionare quelli tardivi, fino alla precedente data del 30 giugno, la maggioranza ha ritenuto che l’argomento non fosse più urgente.
“C’è tempo per affrontarlo in una sede più opportuna”, dice il consigliere di +Europa Giacomo Benassi, la stessa sede, tra l’altro indicata dalle opposizioni, ovvero la commissione consigliare competente. “Nella quale convocheremo Iren e faremo tutte le domande necessarie”.
Chi considerava impellente un chiarimento in sala del Tricolore ha puntato il dito su alcuni retroscena, a partire dalla data che è comparsa sulle fatture spedite da Iren, antecedente di due giorni rispetto al via libera della giunta sull’anticipo. “E’ mancato un confronto con la cittadinanza”, sottolinea in una nota Rec Reggio Emilia in comune.
Una richiesta che sarà sottoposta all’ex municipalizzata riguarderà la concessione dello slittamento – come avvenuto per la scadenza del 21 marzo, anche del termine della seconda rata della Tari, fissato ora a settembre anziché a dicembre. “Bisogna anche andare a rivedere il tema della tariffazione – chiosa il consigliere di Coalizione Civica Dario De Lucia – L’anno scorso il Comune, con i voti della maggioranza, ha deciso di esternalizzare la riscossione. Quando di un servizio pubblico non hai la gestione, perdi anche il controllo. Questo è un tipico esempio”.
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