REGGIO EMILIA – “E’ un progetto importante dal punto di vista sociale che per questa area della città. Siamo qui e ci sta bene stare qui”.
Siamo in città, in via Cagnoli 3, a due passi dalla complicata via Turri. Qui è nato D.Verso, sartoria creativa. Un progetto ideato dalla sarta professionista Ramona Ferrarini in collaborazione con il Centro sociale Papa Giovanni XXIII. Si tratta di un laboratorio che unisce l’alta qualità sartoriale ai tessuti in eccedenza delle aziende del settore e agli indumenti donati dai privati. Il luogo diventa così occasione di lavoro per persone provenienti da storie difficili, spazio di incontro per relazioni, fantasie, artigianato, impegno. “Le persone che lavorano qui hanno già avuto esperienze nel settore, noi poi insegniamo loro cose nuove, ma loro insegnano cose nuove a noi”, dice ancora la Ferrarini.
La Papa Giovanni ha deciso di investire in un contesto complesso come quello dell’area della vecchia stazione anche con l’obiettivo di offrire un nuovo punto di riferimento in fatto di socialità alla città.
“La nostra società non offre percorsi facili di inserimento sociale, per cui questo progetto ha un valore molto significativo”, dice Fabio Salati, presidente della Papa Giovanni, che nel corso del 2019 ha preso in carico 58 persone. Il 30% degli utenti accolti è in misura alternativa alla detenzione.
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