REGGIO EMILIA – Pretendeva 11 mila euro di compensi che, a suo dire, non aveva percepito. Per questo motivo era riuscito a ottenere un decreto ingiuntivo a suo favore. I condomini hanno deciso però di andare fino in fondo alla questione e sono riusciti a dimostrare che quei compensi all’amministratore non erano dovuti.
Hanno dimostrato, inoltre, che l’uomo aveva sottratto al condominio una cifra simile e l’aveva versata su altri conti correnti, anche personali. A sostenere i condomini durante il percorso giudiziario la Confedelizia, l’associazione dei proprietari di casa. “Sono emersi elementi di carattere penale – ha detto la presidente provinciale Annamaria Terenziani – cioè che l’uomo aveva falsificato il verbale dell’assemblea per ottenere il decreto ingiuntivo ed è emerso che aveva sottratto soldi al conto del condominio”.
Nel procedimento penale l’amministratore è stato denunciato per truffa aggravata e appropriazione indebita. E’ stato dimostrato che non convocava annualmente le assemblee e non redigeva i bilanci. In sede civile, è invece stato condannato a restituire le somme sottratte e ripagare le spese legali. “Consigliamo sempre di controllare i bilanci”, ha aggiunto la Terenziani.
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