REGGIO EMILIA – In piazza per dire no alle disuguaglianze, al lavoro precario e all’impoverimento della sanità. E per difendere invece la democrazia e promuovere la pace. Sono diversi i temi al centro della manifestazione nazionale indetta dalla Cgil e in programma sabato 7 ottobre a Roma. In partenza tanti reggiani alla volta della capitale. “Saremo in 2mila, le soluzioni per la pace, il caro vita, la sanità e la democrazia sono nella Carta”, preannuncia Cristian Sesena, segretario provinciale Cgil.
Ottenere il massimo della partecipazione. Cerca di farlo la Cgil per rendere incisiva la mobilitazione di sabato. Dalla nostra provincia le adesioni non si sono fatte attendere, le prenotazioni dei pullman e dei treni sono ancora aperte. Il Governo deve cambiare le sue politiche, afferma il sindacato. “La via maestra, insieme per la Costituzione”, questo lo slogan scelto. Proprio i diritti fondamentali sanciti dalla Carta costituzionale spiegano gli organizzatori sono messi in discussione. Oltre al lavoro, che tende alla precarizzazione, ci sono lo studio e la salute a non essere più garantiti. Nel dimenticatoio è finita poi la volontà di costruire la pace escludendo invii di armi.
Per le vie della capitale, a sfilare, non ci saranno solo gli iscritti al principale sindacato italiano. Per far sentire alta la voce della società civile hanno aderito oltre 100 associazioni a livello nazionale, 16 dal nostro territorio coi loro rappresentanti presenti in Camera del Lavoro alla presentazione dell’iniziativa.
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