REGGIO EMILIA – Segnaletica stradale verticale abbattuta col flessibile. Sembrano i segni del passaggio di Fleximan. Il sabotatore seriale di autovelox stavolta, però, non c’entra. Il taglio dei pali si deve all’operazione con la quale è stato recuperato il Cessna 208 che nella serata di sabato scorso ha dovuto eseguire un atterraggio di emergenza a causa di un’avaria al motore.
Dal punto in cui era bruscamente tornato a terra, a Villa Curta in un campo adiacente a un vigneto, il velivolo è stato spinto fino alla strada, in via Pinotti, da dove è stato poi trainato, lungo la stessa via, e quindi lungo via Montagnani Marelli. Il cartello dello Stop in prossimità del caseificio è stato tra i primi a dover essere sacrificato, per consentire il passaggio dell’aereo, la cui apertura alare è di 16 metri. Le manovre sono state coordinate dagli agenti della polizia locale, intervenuti per gestire il traffico, che è stato momentaneamente bloccato per consentire il tragitto. Tra i pali rimasti a terra, quello che indica il nome del torrente e quello della via, specchio parabolico compreso. Tutti verranno ripristinati nelle prossime ore. Nulla si potrà fare, invece, per l’acacia che spontaneamente era nata all’inizio del ponticello sul Rodano e che è stata recisa.
Di proprietà della Bfu, ovvero Body Fly University, la scuola di paracadutismo sportivo che organizza corsi e lanci in tandem, il Cessna è riuscito a raggiungere, dopo un percorso di circa mezzo chilometro, l’hangar della società di paracadutismo all’interno del quale verrà riparato. Ai lavori per riportarlo alla base hanno collaborato soci e volontari della Bfu e anche due meccanici giunti dalla Francia col compito di rifare il motore.
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