REGGIO EMILIA – “Rievocare un marchio come Caam nella nostra città vuol dire toccare la memoria della comunità reggiana. Riaccenderlo nel modo giusto è una cosa a cui teniamo molto”.
Resta in mani reggiane il nome Caam, sigla che in origine stava per Coop Artigiani Approvvigionamento Materiali. Una realtà con 75 anni alle spalle, che per decenni è stata punto di riferimento nella vendita al dettaglio di articoli di diverse categorie merceologiche: dalla ferramenta ai detersivi, passando dalla cancelleria per arrivare alle biciclette.
A sei anni dal fallimento del gruppo proprietario, la New Line, il marchio, messo all’asta, è ora di proprietà del Centro Italiano Beneficenza, magazzino all’ingrosso nato 41 anni fa come distributore riservato alle parrocchie ma soprattutto strutture assistenziali ed educative in ambito cattolico. Il prezzo di vendita è rimasto quello della base di partenza, vale a dire 10mila euro. “Ci aspettavamo dei rilanci, eravamo pronti a pagare di più – le parole di Carlo Ciliberti, amministratore di Cib Srl – Poi, abbiamo visto che non si è presentato nessuno oltre a noi”.
Da un anno a questa parte, in seguito a una ristrutturazione aziendale, l’attività sotto il capannone di via Calvi di Coenzo a Mancasale si rivolge anche ai privati: “Abbiamo inserito due reparti nuovi – ha aggiunto – infortunistica e sanitario. Tre mesi fa abbiamo aperto il reparto e-bike, con l’inserimento del marchio Caam speriamo di arrivare a dei buoni risultati”.
L’obiettivo è aumentare del 30%, nell’arco di due anni, un fatturato che al momento viaggia sui circa 3 milioni e mezzo di euro. Trainante potrebbe essere il settore cosiddetto del tempo libero, con in cima le due ruote, settore nel quale Caam un tempo vantava esperienza. Per acquisire ulteriore visibilità, l’idea è di un trasloco più vicino alla città, ad esempio in una zona centrale di via Gramsci. A quel punto, l’insegna potrebbe tornare a fare la propria comparsa.
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