REGGIO EMILIA – Nella nostra provincia, nel 2021, la percentuale di raccolta differenziata è stata dell’83%. Quella calcolata sottraendo la quantità di rifiuto differenziato che viene scartata dagli impianti di recupero è stata, invece, del 71,5%. La differenza è dell’11,6% ed è il dato più basso in tutta la regione. I dati emergono dall’indagine di Legambiente sui comuni ricicloni, incentrata sulla gestione dei rifiuti sul territorio.
Paola Fagioli, di Legambiente Emilia Romagna: “Quello che emerge dalla nostra analisi è che il comune di Reggio Emilia è uno dei più virtuosi rispetto al 2021 per quello che riguarda la raccolta differenziata. La differenza tra la differenziata dichiarata e quello che emerge dai dati dei centri di raccolta è minima: significa che la raccolta, oltre ad avere una elevata percentuale, è anche fatta molto bene perché lo scarto è molto basso”.
Sempre in Emilia Romagna, Correggio è stato premiato come il migliore tra i comuni al di sopra i 25mila abitanti come percentuale di raccolta differenziata, pari all’87,7%. Rolo è al quarto posto tra i comuni al sotto dei 5mila abitanti. Dice Antonio Pergolizzi, analista ambientale: “Bisogna lavorare a livello di sistema per fare sì che, intanto, si riduca la produzione di rifiuti. Bisogna puntare di più e meglio sulla preparazione del loro riutilizzo”.
La sfida è dunque quella di rendere ancora più sostenibile la raccolta differenziata, a partire da una minore circolazione di mezzi che trasportano i rifiuti: “Dobbiamo far sì che si muovano di meno e che quello che è lo scarto di un attore possa diventare un valore per un altro attore. E’ solo organizzazione di sistema. Nella stragrande maggioranza dei casi, un rifiuto deriva da una scelta e bisogna migliorare le scelte affinché diventi un sotto prodotto”.
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