REGGIO EMILIA – I cosiddetti “re delle barelle” – al centro di alcune inchieste della magistratura – conquistano spazio a Reggio. Dopo l’appalto per l’accoglienza del Pronto Soccorso del Santa Maria Nuova, ora la società legata ai fratelli Calderone ha vinto anche una gara indetta da Asp, l’azienda servizi alla persona.
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Le inchieste giudiziarie non frenano la corsa di First Aid One, la società che gestisce l’accoglienza al pronto soccorso del Santa Maria Nuova e cura il trasporto in barella dei pazienti ai reparti. Nei giorni scorsi, il nome di questa cooperativa sociale con sede legale a Pesaro e sede operativa principale a Bollate era finita sui giornali di tutta Italia in seguito all’arresto dei fratelli Antonio e Francesco Calderone, ritenuti gli amministratori occulti della società, e del direttore generale dell’azienda sanitaria di Pavia, per una storia di presunti appalti truccati.
La società opera all’interno dell’Arcispedale reggiano dal 2014, prima con il nome di Croce Amica One e poi con quello di First Aid One.
Dall’inizio di febbraio 2021, però, la cooperativa sociale ha piazzato la propria bandierina anche all’interno dell’Azienda servizi alla persona, aggiudicandosi l’appalto per il trasporto in ambulanza degli ospiti dalle case di riposo al Santa Maria Nuova e viceversa. Un appalto biennale del valore di 58.500 euro. L’avviso di aggiudicazione è firmato da Alessandra Sazzi, dirigente dell’Area risorse dell’Asp.
Fino alla fine del gennaio 2021 il servizio era svolto da realtà del territorio, come Croce Verde, Croce Rossa e Pubblica assistenza di Castelnovo Sotto. Per l’appalto si sono fatti avanti due soli pretendenti: First Aid One di Pesaro, appunto, e Associazione volontaria pubblica assistenza Croce Maria Bambina di Milano. Le pubbliche assistenze reggiane non hanno neppure partecipato alla gara, assegnata con il criterio del minor prezzo.
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